Scritto da  2014-11-04

La permacultura

"Ciascuno dovrebbe avere un giardino, anche piccolo, per mantenersi in contatto con la terra, quindi qualcosa di più profondo dentro di sè"
(C. Jung)

 
In questo momento di grande trasformazione e di crescita, segnato dalla ricerca delle origini e dell'autenticità, il ritorno al contatto con la terra e la consapevolezza dell'autosufficienza ritrovano sempre più significato ed importanza nella coscienza dell'individuo.
La permacutura rappresenta un grande stimolo per imparare a leggere e comprendere il proprio territorio, favorendo la cooperazione e la solidarietà
tra le persone.
 
La permacultura è un insieme di pratiche agricole che mirano a poter raccogliere i frutti della terra in modo sostenibile, lavorando di meno, inquinando di meno ma "pensando" di più. Partendo dall’osservazione attenta dei processi e degli equilibri presenti in natura, la permacultura ha infatti sviluppato un modo innovativo ed equilibrato di produrre cibo, che arricchisce, invece di impoverire, terreni ed ecosistemi; i suoi principi sono anche stati estesi a tutti gli aspetti della vita umana, ridisegnando una nuova cultura e una nuova società, sostenibili dal punto di vista ecologico, stabili da quello economico e valide da quello etico.
 
La permacultura non è altro che un tentativo di tutelare, nel modo più sano possibile, l’esatto senso dell’etica facendolo ruotare attorno a tre temi fondamentali: la cura della terra, la cura delle persone e la condivisione delle risorse.
 
1) Cura della terra, ovvero riconoscere il valore dei sistemi naturali nella loro complessità. Gli interventi umani saranno quindi volti a non danneggiare o ripristinare gli equilibri ambientali. Il miglior modo per prendersi cura della terra è ridurre i propri consumi.
2) Cura degli esseri umani, che rappresentano una parte nella totalità dei sistemi viventi. Viene valutato di fondamentale importanza soddisfare bisogni fondamentali quali cibo, abitazione, istruzione, lavoro soddisfacente e rapporti sociali senza ricorso a pratiche distruttive su larga scala.
3) Condivisione e solidarietà: limitando il consumo ai bisogni fondamentali è possibile condividere le risorse in eccesso in modo equo con tutti.
 
Nel sistema economico attuale abbiamo tuttavia assunto stabilmente l'idea che tutto ciò che produciamo "muore" con il suo utilizzo: produci, consuma, elimina.
La permacultura rovescia radicalmente questa prospettiva. Non si propone infatti di ritornare ad un passato dove si viveva in povertà e la qualità della vita era pessima, ma ci spinge semplicemente a concepire la nostra esistenza secondo il principio del soddisfare i bisogni reali e non del godere necessariamente di ciò che è superfluo.

La permacultura ci stimola a limitare gli sprechi. Perchè trasportare il cibo per consumarlo a distanza di chilometri? E' una pratica che comporta uno spreco enorme di energia, l'aumento dell'inquinamento ambientale e spesso uno scadimento della qualità (anche in termini di valore nutritivo) di ciò che si consuma...

Anche nelle scuole, con la guida degli insegnanti, bambini e ragazzi possono cimentarsi assieme ai loro genitori in una pratica alternativa al consumismo: la permacultura rappresenta infatti una guida fondamentale per chiunque voglia trasformarsi da consumatore dipendente a cittadino responsabile e creativo.

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Video

Rebecca Hosking, nota documentarista naturalista inglese, affronta il tema della dipendenza dagli idrocarburi fossili delle filiere agro-industriali contemporanee. Rebecca Hosking - BBC

 Lasciatevi incontrare in continuazione

(A. Bergonzoni)