Mercoledì, 26 Febbraio 2014 21:17

Steven Bantu Biko

Steven Bantu Biko (King William's Town, 18 dicembre 1946 – Pretoria, 12 settembre 1977) è stato un attivista sudafricano anti-apartheid.

Nel 1970 fondò il Black Consciousness Movement ("movimento per la coscienza Nera"), un movimento sorto dall'angoscia e dalla frustrazione degli africani colti, che vedevano preclusa dall'apartheid ogni tipo libertà.

Il 18 agosto 1977 Biko fu arrestato presso un posto di blocco dalla polizia sudafricana. Durante la prigionia nel carcere di Port Elizabeth (durata un mese e sei giorni) fu sottoposto a interrogatori e torture dolorose e umilianti, compresi colpi alla testa, nella stanza del commissariato 619, per circa 22 ore. Nel corso delle sevizie subì una grave lesione al cranio, presumibilmente colpito con una spranga; l'11 settembre la polizia decise di trasferirlo al carcere di Pretoria, munito di una struttura sanitaria. Dopo aver viaggiato per 1100 km nel baule di una Land Rover, morì poco dopo l'arrivo per lesioni cerebrali, ma la polizia sostenne che la morte era stata causata da un prolungato sciopero della fame.

La successiva autopsia stabilì che la morte era conseguenza delle numerose contusioni e delle lesioni massive alla testa.

La morte di Biko contribuì a farne un simbolo per la popolazione sudafricana nera, un eroe della resistenza contro il regime afrikaner; i suoi funerali furono l'occasione per una grande manifestazione di massa e di sfida.

Nel 1980 Peter Gabriel incise "Biko" (in allegato), brano vietato in Sudafrica.

Al suo funerale parteciparono decine di migliaia di persone. I giornalisti che indagarono sull'assassinio furono costretti a scappare dal Sud Africa a causa delle persecuzioni della polizia e nessuno dei due poliziotti colpevoli delle percosse fu mai processato dal governo razzista bianco, né dal successivo governo "democratico".

Fonte Wikipedia

Pubblicato in protagonisti