"Ciascuno dovrebbe avere un giardino, anche piccolo, per mantenersi in contatto con la terra, quindi qualcosa di più profondo dentro di sè"
(C. Jung)
In questo momento di grande trasformazione e di crescita, segnato dalla ricerca delle origini e dell'autenticità, il ritorno al contatto con la terra e la consapevolezza dell'autosufficienza ritrovano sempre più significato ed importanza nella coscienza dell'individuo.
La permacutura rappresenta un grande stimolo per imparare a leggere e comprendere il proprio territorio, favorendo la cooperazione e la solidarietà
tra le persone.
La permacultura è un insieme di pratiche agricole che mirano a poter raccogliere i frutti della terra in modo sostenibile, lavorando di meno, inquinando di meno ma "pensando" di più. Partendo dall’osservazione attenta dei processi e degli equilibri presenti in natura, la permacultura ha infatti sviluppato un modo innovativo ed equilibrato di produrre cibo, che arricchisce, invece di impoverire, terreni ed ecosistemi; i suoi principi sono anche stati estesi a tutti gli aspetti della vita umana, ridisegnando una nuova cultura e una nuova società, sostenibili dal punto di vista ecologico, stabili da quello economico e valide da quello etico.
La permacultura non è altro che un tentativo di tutelare, nel modo più sano possibile, l’esatto senso dell’etica facendolo ruotare attorno a tre temi fondamentali: la cura della terra, la cura delle persone e la condivisione delle risorse.
1) Cura della terra, ovvero riconoscere il valore dei sistemi naturali nella loro complessità. Gli interventi umani saranno quindi volti a non danneggiare o ripristinare gli equilibri ambientali. Il miglior modo per prendersi cura della terra è ridurre i propri consumi.
2) Cura degli esseri umani, che rappresentano una parte nella totalità dei sistemi viventi. Viene valutato di fondamentale importanza soddisfare bisogni fondamentali quali cibo, abitazione, istruzione, lavoro soddisfacente e rapporti sociali senza ricorso a pratiche distruttive su larga scala.
3) Condivisione e solidarietà: limitando il consumo ai bisogni fondamentali è possibile condividere le risorse in eccesso in modo equo con tutti.
Nel sistema economico attuale abbiamo tuttavia assunto stabilmente l'idea che tutto ciò che produciamo "muore" con il suo utilizzo: produci, consuma, elimina.
La permacultura rovescia radicalmente questa prospettiva. Non si propone infatti di ritornare ad un passato dove si viveva in povertà e la qualità della vita era pessima, ma ci spinge semplicemente a concepire la nostra esistenza secondo il principio del soddisfare i bisogni reali e non del godere necessariamente di ciò che è superfluo.
La permacultura ci stimola a limitare gli sprechi. Perchè trasportare il cibo per consumarlo a distanza di chilometri? E' una pratica che comporta uno spreco enorme di energia, l'aumento dell'inquinamento ambientale e spesso uno scadimento della qualità (anche in termini di valore nutritivo) di ciò che si consuma...
Anche nelle scuole, con la guida degli insegnanti, bambini e ragazzi possono cimentarsi assieme ai loro genitori in una pratica alternativa al consumismo: la permacultura rappresenta infatti una guida fondamentale per chiunque voglia trasformarsi da consumatore dipendente a cittadino responsabile e creativo.