Permaculture is a design system for sustainable living. It's about creating homes and communities that are productive and self reliant and have minimal impact on the environment.

International Permaculture Day – is a day of celebration of permaculture through events and actions around the world. All activities are held on the first Sunday in May unless specified otherwise.
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Martedì, 04 Novembre 2014 21:57

La permacultura

"Ciascuno dovrebbe avere un giardino, anche piccolo, per mantenersi in contatto con la terra, quindi qualcosa di più profondo dentro di sè"
(C. Jung)

 
In questo momento di grande trasformazione e di crescita, segnato dalla ricerca delle origini e dell'autenticità, il ritorno al contatto con la terra e la consapevolezza dell'autosufficienza ritrovano sempre più significato ed importanza nella coscienza dell'individuo.
La permacutura rappresenta un grande stimolo per imparare a leggere e comprendere il proprio territorio, favorendo la cooperazione e la solidarietà
tra le persone.
 
La permacultura è un insieme di pratiche agricole che mirano a poter raccogliere i frutti della terra in modo sostenibile, lavorando di meno, inquinando di meno ma "pensando" di più. Partendo dall’osservazione attenta dei processi e degli equilibri presenti in natura, la permacultura ha infatti sviluppato un modo innovativo ed equilibrato di produrre cibo, che arricchisce, invece di impoverire, terreni ed ecosistemi; i suoi principi sono anche stati estesi a tutti gli aspetti della vita umana, ridisegnando una nuova cultura e una nuova società, sostenibili dal punto di vista ecologico, stabili da quello economico e valide da quello etico.
 
La permacultura non è altro che un tentativo di tutelare, nel modo più sano possibile, l’esatto senso dell’etica facendolo ruotare attorno a tre temi fondamentali: la cura della terra, la cura delle persone e la condivisione delle risorse.
 
1) Cura della terra, ovvero riconoscere il valore dei sistemi naturali nella loro complessità. Gli interventi umani saranno quindi volti a non danneggiare o ripristinare gli equilibri ambientali. Il miglior modo per prendersi cura della terra è ridurre i propri consumi.
2) Cura degli esseri umani, che rappresentano una parte nella totalità dei sistemi viventi. Viene valutato di fondamentale importanza soddisfare bisogni fondamentali quali cibo, abitazione, istruzione, lavoro soddisfacente e rapporti sociali senza ricorso a pratiche distruttive su larga scala.
3) Condivisione e solidarietà: limitando il consumo ai bisogni fondamentali è possibile condividere le risorse in eccesso in modo equo con tutti.
 
Nel sistema economico attuale abbiamo tuttavia assunto stabilmente l'idea che tutto ciò che produciamo "muore" con il suo utilizzo: produci, consuma, elimina.
La permacultura rovescia radicalmente questa prospettiva. Non si propone infatti di ritornare ad un passato dove si viveva in povertà e la qualità della vita era pessima, ma ci spinge semplicemente a concepire la nostra esistenza secondo il principio del soddisfare i bisogni reali e non del godere necessariamente di ciò che è superfluo.

La permacultura ci stimola a limitare gli sprechi. Perchè trasportare il cibo per consumarlo a distanza di chilometri? E' una pratica che comporta uno spreco enorme di energia, l'aumento dell'inquinamento ambientale e spesso uno scadimento della qualità (anche in termini di valore nutritivo) di ciò che si consuma...

Anche nelle scuole, con la guida degli insegnanti, bambini e ragazzi possono cimentarsi assieme ai loro genitori in una pratica alternativa al consumismo: la permacultura rappresenta infatti una guida fondamentale per chiunque voglia trasformarsi da consumatore dipendente a cittadino responsabile e creativo.
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Giovedì, 30 Ottobre 2014 03:42

Trashed: verso rifiuti zero

"L'uomo intelligente risolve i problemi. L'uomo saggio li evita". Con questa citazione da Einstein si conclude il documentario prodotto e interpretato da Jeremy Irons e diretto da Candida Brady: Trashed. Un messaggio di speranza per un film allarmante sullo stato di salute del pianeta Terra, un atto d'accusa nei confronti della grande economia mondiale, ma anche un incitamento alla lotta per un mondo migliore.

Jeremy Irons ci conduce in questo viaggio di incredulità e speranza attraverso i cinque continenti, dal Libano all'Inghilterra, dall'Asia all'America, mostrando quanto l'inquinamento dell'aria, della terra e dell'acqua stia mettendo in pericolo la salute dell'uomo, ma anche l'intera esistenza del pianeta. Un pianeta bellissimo e ordinato visto dall'alto, che però a uno sguardo più attento e ravvicinato mette in luce discariche stracolme e montagne di spazzatura, come quelle delle coste del Libano che vengono visitate con sgomento da Irons.

Accompagnato dalle note di Vangelis e dalla macchina da presa attenta e audace di Candida Brady, l'attore britannico mostra immagini di vita (e morte) spaventose (l'orfanotrofio in Vietnam è agghiacciante) e si concentra anche su luoghi bellissimi comunemente considerati incontaminati come il Polo, in realtà tra i più inquinati al mondo. E anche attraverso l'incontro con scienziati ed esperti mette in luce verità inquietanti riportate in maniera puntuale e precisa.

Dopo questo viaggio tra i rifiuti, Irons, comunque ottimista e fiducioso, guarda al futuro (e alla speranza) e sottintendendo ciò che potrebbe accadere se le cose non cambiassero, si concentra sui rimedi e le possibili soluzioni, come il compostaggio o l'acquisto di prodotti non imballati. Una rivoluzione essenziale e già in atto in nome di un mondo migliore.
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Il 5 febbraio la prima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare

Prevenire lo spreco del cibo, non solo recuperarlo: un concetto alla base della strategia nazionale avviata in queste settimane dal Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Per prevenzione si intendono “tutte le misure prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto...”.  Il Piano Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti Italiano, adottato dal Ministero dell’Ambiente con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013, affronta per la prima volta in modo organico il problema degli sprechi alimentari in Italia, in sintonia con quanto indicato dalla Commissione Europea nella tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse.

In questo contesto, contro il cibo che finisce nell’immondizia è stato istituito il PINPAS, Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, una misura urgente e non più rinviabile: se ne occupa il Gruppo di Lavoro coordinato dal presidente di Last Minute Market Andrea Segrè, docente all’Università di Bologna e promotore della campagna europea “Un anno contro lo spreco”; della taskforce fanno parte la scrittrice Susanna Tamaro, in prima linea nella battaglia contro lo spreco, lo scienziato Vincenzo Balzani, la regista Maite Carpio, attiva nella solidarietà e fondatrice dell’onlus Agenda Sant’Egidio, l’attore e scrittore Giobbe Covatta, da sempre impegnato in iniziative di solidarietà.

Prima iniziativa concreta nel contesto del PINPAS è la proclamazione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare in Italia, mercoledì 5 febbraio 2014. In quell’occasione a Roma, dalle 10 alle 16 al Tempio di Adriano (in Piazza di Pietra), sarà convocata una vera e propria Consulta composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese. Tutti gli stakeholders - attori della filiera e organizzazioni attive nella lotta agli sprechi alimentari – sono invitati a dare il proprio contributo in vista della predisposizione del PINPAS, la cui presentazione è prevista per la primavera 2014. I soggetti interessati possono attivarsi per partecipare e ricevere il materiale informativo e i moduli di iscrizione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo., con oggetto "richiesta iscrizione Consulta PINPAS".

I lavori, alla presenza e con l’intervento del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, saranno introdotti e coordinati dal presidente di Last Minute Market Andrea Segre’. Interverranno gli altri componenti del Gruppo di lavoro del PINPAS: la scrittice Susanna Tamaro, lo scienziato Vincenzo Balzani, lo scrittore e attore Giobbe Covatta. Parteciperanno centinaia di rappresentanti di enti, associazioni e stakeholders italiani collegati alla prevenzione dello spreco.

Articolo tratto dal sito del Ministero dell'ambiente (comunicato stampa del 5 febbraio 2014).

 


 

Un anno contro lo spreco

Andrea Segrè (Trieste, 1961) è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata e preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna.

Le linee di ricerca scientifica, teorica e applicata, che ha approfondito riguardano in particolare: il sistema degli aiuti pubblici allo sviluppo agricolo e alimentare; i processi di transizione dal piano al mercato dei sistemi economico-agricoli nei paesi dell'ex socialismo reale; gli sprechi di risorse agricole e alimentari nei paesi sviluppati e in via di sviluppo.

Proprio da una ricerca teorica, poi applicata, ha ideato e sviluppato il progetto Last Minute Market per il recupero a fini benefici dei beni alimentari e non alimentari rimasti invenduti (1999). Last Minute Market è diventato uno spin off dell'Università di Bologna (2003) di cui è presidente, e la raccolta solidale e sostenibile con questo modello si è estesa in Italia e all'estero (www.lastminutemarket.it).

Nel 2010 ha promosso, con il patrocinio del Parlamento Europeo, la campagna "Un anno contro lo spreco" per sensibilizzare l'opinione pubblica europea sulle conseguenze ambientali, economiche e sociali dello spreco di risorse; nel 2011 la campagna un anno contro lo spreco ha riguardato il tema dell'acqua. Nel 2012 la campagna verte sul tema dell'energia (www.unannocontrolospreco.org).

A seguito della campagna, il Parlamento Europeo ha richiesto che il 2014 diventi "Anno Europeo di lotta allo spreco alimentare".

 

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 Elevarsi alle ennesime potenze

(A. Bergonzoni)